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INNOVAZIONE, incentivare il recupero dei centri storici

INNOVAZIONE sostenere le riqualificazioni nei centri storici Il nostro progetto per il territorio sostiene il recupero, la salvaguardia, e la rivitalizzazione dei centri storici, al fine di promuovere lo sviluppo economico, sociale, ambientale e culturale sostenibili, nonché incrementare il turismo e la effettiva fruizione alla collettività delle bellezze storico- architettoniche. A tal proposito vogliamo inserire nel piano economico, trovando le risorse adeguate, la riduzione degli oneri di urbanizzazione e intervenire sulla TARSU (tassa occupazione suolo pubblico) per chi esegue lavori di ristrutturazione e recupero del patrimonio edilizio di pregio esistente nel centro storico, a Zogno, nelle frazioni e nelle contrade sparse del comune di Zogno.         L’iniziativa mira a promuovere un bene primario e indispensabile come la casa e a contrastare lo spopolamento incentivando la permanenza nei rispettivi territori. Questa misura strategica darà impulso a cambiamenti significativi garantendo la conservazione della residenza e del domicilio essenziale per mantenere viva l’intera comunità zognese. Il senso di appartenenza è un motore di vitalità per l’intero paese; incentiva l’ammodernamento delle abitazioni, migliora la qualità della vita, incrementa le relazioni e favorisce lo sviluppo economico. Inoltre, il risanamento rispettoso delle peculiarità del patrimonio immobiliare dei centri storici è essenziale per tramandare alle generazioni future il paesaggio, la memoria popolare, le radici culturali, il decoro e l’arredo urbano». Incentivare quindi i cittadini che abitano nei centri storici a ristrutturare le proprie abitazioni senza il peso economico consistente dovuto agli oneri di urbanizzazione e della TARSU. Proposta più volte presentata in questi ultimi 5 anni anche come emendamento al DUP, sempre negata anche con sarcasmo da questa amministrazione. Intanto i centri storici si stanno spopolando con inevitabile degrado urbano.

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SERVIZI, istituto superiore D. M. Turoldo, 1400 giovani risorse

Istituto superiore D.M. Turoldo, 1400 giovani risorse Solo una vera rivoluzione culturale e politica, dal basso, potrà modificare l’attuale sistema educativo nel nostro comune, caratterizzato da una scarsa sinergia tra scuola, amministrazione e associazioni locali Il riferimento è all’istituto superiore D.M. Turoldo (1400 ragazzi e ragazze) presente sul nostro territorio quasi come fosse un ente estraneo alle politiche territoriali, invece è una risorsa importante dove la presenza di circa 1400 ragazzi e ragazze proveniente da vari territori possono dare vitalità e linfa alla vivibilità di Zogno. La nostro progetto Relazioni proficue, scuola, amministrazione comunale e Associazioni locali, possono orientare gli indirizzi educativi, valorizzando le proposte del territorio attraverso iniziative didattico-educative o ludico-culturali come celebrazioni, eventi pubblici e lezioni sul campo. Il dirigente scolastico, in collaborazione con l’amministrazione, può coinvolgere associazioni e strutture territoriali per realizzare progetti curriculari ed extracurriculari, utilizzando anche spazi collettivi: impianti sportivi, musei, sale cinematografiche e teatrali, oratori, biblioteca e Protezione Civile. Il patto territoriale, firmato da dirigente scolastico, sindaco e rappresentanti delle associazioni, impegna queste ultime a fornire servizi e co-progettare attività formative per gli studenti. Questo coinvolgimento del territorio, in collaborazione con la scuola, (dirigenza, docenti, studenti) promuove il capitale sociale locale in ambiti come musica, arte, sport, educazione alla cittadinanza, vita collettiva, ambiente, salute, sicurezza e tecnologie digitali, marketing, scienze e sviluppo. Genitori, insegnanti, educatori, studenti, amministratori e volontari devono condividere il progetto educativo, ognuno con un ruolo specifico. Una chiara definizione dei ruoli e il rispetto reciproco sono essenziali per costruire competenze culturali di cittadinanza, conferendo dignità a tutti i cittadini. Di tutto questo tutte le amministrazioni leghiste che si sono succedute in questi 30 anni di loro governo non si è vista la ben che minima traccia, se non qualche sporadica iniziativa fine a se stessa, ma nulla di strutturato nel tempo.

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OPPORTUNITA’, rilancio del distretto del commercio

Distretto del commercio Parliamo del distretto del commercio dei  comuni di Valbrembilla, Zogno e Sedrina. Capofila il comune di Zogno.  Cosa dovrebbe essere e lo è veramente a trazione leghista? Nota dalla Regione lombardia Riconoscendo il ruolo del commercio come fattore strategico di sviluppo economico e di crescita sociale del territorio, Regione Lombardia, con decreto del Direttore Generale al Commercio, Fiere e Mercati n. 8951 del 7 agosto 2008, ha approvato il primo bando per promuovere i “Distretti del Commercio per la competitività e l’innovazione dei sistemi distributivi nelle aree urbane della Lombardia” in attuazione dei criteri stabiliti con deliberazione n. VIII/7730 del 24 luglio 2008. Cosa dovrebbe essere per noi. Gli interventi di gestione integrata mirano a favorire lo sviluppo economico, sociale, culturale e la valorizzazione ambientale del contesto urbano e territoriale di riferimento. Attraverso la collaborazione tra associazioni di categoria nei settori del Commercio e dell’Artigianato, la Camera di Commercio locale, la Regione e il Comune di riferimento, e sotto la guida dell’assessorato del commercio e cultura  vengono intraprese azioni strategiche, sinergiche e condivise. Queste azioni hanno l’obiettivo di sviluppare e potenziare l’attrattività, la fruibilità, la visibilità, il commercio e la qualità della vita in uno specifico territorio, definito “Distretto”. Il principale scopo del Distretto è incentivare il commercio, considerato un elemento trainante per la promozione del territorio, anche in un’ottica turistica. Il Distretto diventa così un vero e proprio polo attrattore, i cui benefici si estendono dal commercio ad altri ambiti connessi alla qualità della vita cittadina. La base del progetto è l’Accordo di Distretto, mediante il quale le diverse parti si impegnano e assumono ruoli necessari per il raggiungimento degli obiettivi, con l’Amministrazione Comunale come soggetto capofila di tutte le iniziative. I temi principali trattati sono: Rilancio delle attività commerciali presenti nel Distretto Valorizzazione dell’arredo urbano per aumentare l’attrattività del Distretto Creazione di un partenariato pubblico/privato coeso Sviluppo di un piano di comunicazione e marketing omogeneo sul territorio Promozione di un approccio strategico per il territorio attraverso una metodologia specifica Quanto detto è realtà? Sul sito del comune di Zogno Questo è quello che troviamo del distretto del commercio sul sito istituzionale del comune di Zogno. Una APP poco pubblicizzata e poco aggiornata, ma dei progetti per turismo e commercio neanche le parole. Ai cittadini di Zogno non interessano i tanti proclami spesi, a tutti noi interessano i fatti e quelli sono pressoché a ZERO.

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OPPORTUNITA’, turismo e pista ciclabile

OPPORTUNITA’, turismo e ciclabile Il turismo è un punto cruciale del nostro programma elettorale, poiché non solo valorizza le bellezze del nostro territorio, ma rappresenta anche un’importante opportunità per tutta la cittadinanza, incentivando il commercio e la vitalità della vita locale. In questo contesto, il completamento della pista ciclabile della valle Brembana, attualmente interrotta nel tratto del comune di Zogno, riveste un’importanza fondamentale. Già nel 2019, i gruppi di minoranza hanno sostenuto la realizzazione di questa infrastruttura. A tal proposito, citiamo un estratto da un articolo di “Cittadini Zogno”: “All’ordine del giorno 6 e 7 del consiglio comunale del 23 novembre 2019, si portava l’approvazione della variazione di bilancio e al DUP del finanziamento della pista ciclabile per una cifra di € 1.200.000.” Consideriamo questa opera essenziale per il nostro territorio, poiché completando il tratto della ciclabile Bergamo-Piazza Brembana, si offre un servizio significativo alla comunità. Tuttavia, siamo scettici riguardo alla soluzione progettuale proposta per la sponda sinistra del Brembo, a causa degli alti costi e del limitato beneficio per i cittadini. . Da quel lontano 2019, nonostante la disponibilità dei fondi per la realizzazione della ciclabile, i lavori non sono ancora iniziati, tenendo anche presente che il progetto riguarda solo il tratto dalle grotte delle Meraviglie alla passerella. Uniti per Zogno fa di questo progetto una priorità, proponendo una revisione delle soluzioni progettuali attualmente previste, ritenute troppo costose e poco funzionali per la cittadinanza.

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INNOVAZIONE: risparmio energetico

Illuminare Zogno intelligentemente con notevole risparmio economico Sinteticamente, prendiamo in esame un punto importante nel nostro programma: Tecnologia Green Obiettivo: Trasformare il nostro territorio cittadino in “smart-city” rendendolo sempre più funzionale, efficiente, sicuro e sostenibile. L’illuminazione pubblica notturna è l’elemento fondamentale per conferirgli una miglior fruibilità in termini di efficienza, sicurezza e di bellezza. Significato SMART CITY Riprogettare, anche parzialmente, l’illuminazione pubblica utilizzando le ultime tecnologie e capacità progettuali, messe in campo dalle più prestigiose e innovative aziende presenti sul mercato (es. Enel-X) è possibile garantire importanti benefici: Notevole risparmio energetico con valori in percentuale elevati (> 65%) Risparmio economico liberando risorse per altri servizi. Efficienza e durata nel tempo molto elevata, garantendo un risparmio nella manutenzione. Elevata riduzione di emissione di CO2 (minor consumi) Alta efficienza illuminante per garantire sicurezza e bellezza. Massima sicurezza e affidabilità contro i rischi di sovratensione. (oggi black-out frequenti sul territorio) Flessibilità di utilizzo con il sistema di “illuminazione adattiva” Diagnostica totale e completa da remoto con analisi punto-punto con il massimo delle informazioni. Modularità nella temperatura colore per creare maggior bellezza alle varie località del territorio. Modularità nell’offerta con soluzioni personalizzabili (es. mantenere la struttura del punto luce e modificare solo il modulo illuminante). Proposta più volte presentata in questi ultimi 5 anni come gruppi di minoranza, sempre scartata e snobbata da questa amministrazione.

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