Ciclabile urbana di Zogno una soluzione a metà

Ciclabile urbana di Zogno una soluzione a metà

Le nostre interrogazioni consiliari

Prima di approfondire il tracciato del progetto sulla viabilità a Zogno, riteniamo utile soffermarci su alcuni punti che chiariranno meglio le osservazioni esposte successivamente.

  • Dopo oltre cinque anni di attesa per il completamento della ciclabile della Valle Brembana nel tratto mancante a Zogno, promesso dalla Lega di Zogno anche durante la campagna elettorale del 2018, finalmente sembra che qualcosa stia per concretizzarsi. Sebbene il progetto che sta per essere realizzato differisca dall’iniziale, cioè la ciclabile sulla sponda sinistra del Brembo, quest’ultimo non è stato assolutamente abbandonato.
  • In autunno dovrebbero partire i lavori per la realizzazione della ciclabile urbana, che attraverserà via A. Locatelli e proseguirà fino al piazzale del mercato. Questo intervento, finanziato da Regione Lombardia, Comunità Montana e Comune di Zogno ,per un importo complessivo di € 580.122, rappresenta un passo avanti importante per la comunità. (all. n°01). Purtroppo, come accade spesso con le opere pubbliche progettate da questa amministrazione, non viene resa pubblica alcuna informazione fino al completamento dei lavori. Pur riconoscendo che ciò è legittimo, ci chiediamo perché un progetto di così grande importanza, soprattutto per i cittadini direttamente coinvolti, non possa essere condiviso in fase preliminare. Dare visibilità anticipata al progetto non solo favorirebbe un maggiore coinvolgimento della cittadinanza, ma consentirebbe anche di raccogliere osservazioni utili a prevenire criticità non previste in fase di progettazione, evitando così malcontenti e, peggio ancora, costosi interventi correttivi che comporterebbero uno spreco di denaro pubblico
  • Sin dal 2019, ci siamo attivati per cercare una soluzione alla mancanza del tratto ciclabile di Zogno, proponendo diverse alternative e ponendo l’accento su criteri e obiettivi pratici perché possa essere realizzata una soluzione urbana facilmente utilizzabile dai residenti e non solo. Solo ora questa amministrazione si è resa conto della sua importanza. (all. n° 03).
  • Siamo tutti consapevoli del fatto che la zona di via A. Locatelli sia densamente popolata e che la sicurezza per gli abitanti, nel raggiungere il centro senza l’utilizzo dell’automobile, sia sempre stata carente. Nonostante la variante di Zogno, infatti, quel tratto di strada continua ad essere altamente trafficato, anche da mezzi pesanti diretti alle industrie della zona. L’eccessiva velocità dei veicoli e l’assenza di un percorso sicuro dedicato alla mobilità dolce hanno a lungo limitato gli spostamenti sicuri verso il centro del paese.
  • In passato abbiamo più volte sollecitato la realizzazione di una ciclabile urbana, ma le nostre richieste sono rimaste inascoltate. Ora, grazie all’arrivo di fondi sovracomunali specifici per l’adeguamento della viabilità nei nostri territori, l’attuale amministrazione ha deciso di riprendere in mano un progetto che le minoranze avevano già più volte sostenuto senza successo. Speriamo che questa volta si possa finalmente vedere un risultato concreto, a beneficio di tutti i cittadini.
tratto di via A. Locatelli

Fatte queste premesse passiamo ora all’analisi del progetto e alle nostre osservazioni.

Analizzando le tavole del progetto esecutivo, emerge una significativa riqualificazione di via A. Locatelli, con un restringimento della carreggiata veicolare a favore della realizzazione di una pista ciclo-pedonale sul lato sinistro. Tuttavia, è fondamentale porre l’accento su un aspetto cruciale: la sicurezza. Come già accennato, via A. Locatelli è ancora oggi una strada molto trafficata, e la riduzione della carreggiata potrebbe avere ripercussioni negative sulla sicurezza stradale, a meno che non vengano adottate specifiche soluzioni di viabilità.

Per mitigare questi rischi, sarebbe opportuno considerare l’introduzione di misure che incentivino gli automobilisti, specialmente quelli diretti in Val Serina, a utilizzare la variante piuttosto che attraversare il centro di Zogno. Ad esempio, si potrebbero implementare soluzioni che aumentino i tempi di percorrenza attraverso il centro rispetto a quelli attuali, rendendo la variante un’alternativa più conveniente. Solo così si potrà garantire che il progetto di riqualificazione contribuisca realmente a migliorare la sicurezza e la qualità della vita degli abitanti, senza compromettere la fluidità del traffico.

Gli abitanti di via A.Locatelli aspettano da anni una soluzione che possa rendere più vivibile questa parte del territorio zognese garantendo loro maggior mobilità in sicurezza.

Quindi, con questo progetto abbiamo finalmente risolto il problema della ciclabile di Zogno, che tutti attendevano da oltre cinque anni? Dopo aver analizzato attentamente le tavole del progetto, dobbiamo chiarire che l’investimento si concentra principalmente su via A. Locatelli. Tuttavia, da via XXIV Maggio fino al piazzale del mercato, non esiste ancora una soluzione definitiva, stabile e sicura. Mentre su via Locatelli è stata progettata una viabilità ciclo-pedonale specificamente dedicata, oltre questo tratto ci troviamo di fronte a un semplice tracciamento su strade esistenti, una sorta di ciclabile “apparente” che, come molte altre pseudo ciclabili, risulta anche pericolosa, simile a quelle che si vedono in alcune aree di Bergamo

Alcune criticità che abbiamo rilevato includono:

  • Tratto iniziale: dalla tavola n° 1 inizia dalla Green House, Ma come si collega alla ciclabile che proviene da Sedrina? Non è dato da sapere
Tratto iniziale via A.Locatelli
  • Tratto all’incrocio con via Roma: La ciclabile si divide in due tronconi che si riuniscono allo stop prima del deposito SAB. Entrambi i tronconi presentano problemi di sicurezza nell’utilizzo.
  • Stop prima del deposito SAB: La posizione arretrata dello stop, a causa di un muro di proprietà sul lato sinistro, rende impossibile la visuale dei veicoli provenienti da via XXIV Maggio. Questo costringe gli automobilisti a superare lo stop, esponendoli a situazioni di pericolo e violando le regole di precedenza.
  • Situazione alla stazione: La presenza della pensilina dei pullman e l’afflusso significativo di viaggiatori rendono l’area particolarmente critica e potenzialmente pericolosa per pedoni e ciclisti.
  • Dalla stazione come prosegue? Purtroppo nel progetto tutto finisce qui. 

In conclusione, sebbene il progetto rappresenti un passo avanti, ci sono ancora importanti aspetti da risolvere per garantire una ciclabile veramente sicura e funzionale lungo tutto il percorso

Con la realizzazione della ciclabile urbana, ci si chiede quale utilità e interesse logistico possa avere l’altro progetto, quello della sponda sinistra del fiume (lato Stabello). Questo progetto sembra infatti essere un duplicato della ciclabile urbana, per la quale sono stati stanziati 1.200.000 euro, una cifra che, dopo cinque anni, potrebbe rivelarsi insufficiente. Inoltre, non sembra offrire ulteriori benefici concreti, considerando che anch’esso finirebbe per confluire nel tracciato “apparente” previsto dal progetto della ciclabile urbana.

 (all.n° 02)

Troppe domande rimangono senza risposta, e si teme che si stiano investendo grandi somme di denaro in modo inefficace. Speriamo che non si crei troppa confusione nel tentativo di mantenere le promesse fatte dal gruppo Lega Zogno durante la campagna elettorale

Le tevole della ciclabile urbana

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