
Come abbiamo già raccontato nel nostro precedente approfondimento sul progetto di ciclabile urbana a Zogno, dal costo di €580.122, (del n° 66 del 29/05/2024) questa opera pubblica presenta parecchie criticità oltre al fatto che non risolve il collegamento tra i due tratti della ciclabile della Valle Brembana interrotta solo nel comune di Zogno. Eppure, a oltre un anno dall’approvazione del progetto esecutivo presentato dopo diversi anni di attesa, i fatti raccontano ben altro: solo pochi lavori avviati, incompleti all’inizio del tracciato, e un misero tratto di circa 50 metri in via Cesare Battisti.

Nel frattempo i proclami dell’amministrazione comunale, diffusi con entusiasmo alla stampa locale, annunciano un completamento dell’opera per l’estate 2025. Ma, cari lettori, ciò che si percepisce oggi è più nebbia che concretezza. I segmenti mancanti sono ancora numerosi, per non parlare delle infrastrutture accessorie fondamentali per la sicurezza, che restano ancora sulla carta.
Quella di Zogno non è una ciclabile qualunque: è il tassello mancante che dovrebbe completare la ciclovia della Valle Brembana, strategica per il turismo “dolce” e sostenibile. Eppure, dopo anni di promesse, l’opera continua a farsi attendere, bruciando un’altra estate utile a valorizzare il territorio.

E non è tutto. Appare ormai impraticabile il tratto progettato in via XXIV Maggio, penalizzato dalla carreggiata troppo stretta e dalla pericolosità degli accessi. Per ovviare al problema, il progetto prevede una variante in via Paolo Polli. Per la sua realizzazione il Comune ha stanziato altri 44.000 euro per “tracciare”, e sottolineiamo tracciare, non costruire, questo percorso alternativo. Secondo la delibera di giunta n.142 del 10/12/2024, l’intervento avrebbe dovuto essere completato il 28 febbraio 2025. Oggi, però, di quel tratto di ciclabile non c’è ancora traccia.
Viene allora spontanea una domanda: come funzionano le opere pubbliche nel nostro Comune? La sensazione diffusa è quella di un’opera importante lasciata in sospeso, tra proclami e rinvii. E mentre l’amministrazione si trincea dietro scadenze future, cittadini e turisti restano in attesa, sempre più scettici, che la ciclabile di Zogno smetta di essere un sogno e diventi finalmente realtà.