TARI 2025: una tariffa sempre in aumento
Zogno TARI 2025: una tariffa sempre in aumento Nel Consiglio Comunale del 28 aprile 2024, al punto n. 7 all’ordine del giorno, è stata discussa la delibera relativa alle tariffe TARI e all’approvazione del Piano Economico Finanziario (PEF) dei rifiuti. Si tratta dell’atto contabile necessario per determinare la tariffa TARI, finalizzata alla copertura integrale di tutti i costi legati al servizio di raccolta differenziata. Il nostro gruppo ha analizzato con attenzione l’intero piano, valutando sia i costi imputabili al gestore (Servizi Comunali), sia quelli a carico dell’Amministrazione comunale. Senza entrare nei dettagli tecnici, come il ruolo dell’Ente Territorialmente Competente (ETC) — che in questo caso coincide con lo stesso Comune, ma che per legge deve comunque ottenere una validazione esterna da parte di un quarto soggetto indipendente che fa riferimento ai dati dell’ETC — intendiamo sottolineare un aspetto sostanziale: la gestione della TARI non ci convince. Nonostante l’aumento previsto di circa il 2%, non si riscontra alcun progetto concreto volto al miglioramento del servizio o alla riduzione dei costi per i cittadini. Per queste ragioni, abbiamo votato CONTRO la delibera, e di seguito illustriamo in sintesi le motivazioni della nostra scelta. Raccolta differenziata tramite chip Totale TARI 2025 € 1.080.000 con previsione di aumento L’Ente Territorialmente Competente (ETC) ha riconosciuto al gestore Servizi Comunali un premio pari al 72% dei ricavi derivanti dalla vendita di energia e dei materiali differenziati, ovvero il massimo previsto dalla normativa. Tuttavia, tale premialità dovrebbe essere attribuita in presenza di progetti concreti di miglioramento, come l’aumento della frequenza della raccolta o l’innalzamento dei livelli qualitativi della differenziazione.Al contrario, nessuno di questi parametri è stato effettivamente riscontrato, e il sistema finisce per premiare il gestore, anziché i cittadini, i cui sforzi nel differenziare non vengono riconosciuti — ad esempio attraverso una riduzione della tariffa. Al gestore viene inoltre riconosciuto un aumento del 4% dei costi, motivato da presunte innovazioni tecnologiche e da un incremento della raccolta differenziata. Ma la realtà è diversa: la percentuale di raccolta differenziata è ferma al 74% da tre anni, e non vi è traccia di innovazioni come l’introduzione dei chip per i contenitori dell’indifferenziato, già adottati da molti altri Comuni. Questo aumento grava sulla componente della tariffa calcolata a metro quadro, colpendo direttamente le famiglie e le attività economiche. Un ulteriore 3% di incremento viene attribuito al gestore per l’aumento dell’utenza, un dato poco credibile, considerato che la popolazione di Zogno è in calo. Va infine segnalato un fattore negativo che contribuisce all’aumento della tassa: la non corretta raccolta di materiali come vetro, lattine, plastica e carta, spesso contaminati da rifiuti non idonei. Questo problema deriva in larga parte da quanto conferito presso l’isola ecologica, che andrebbe meglio controllato. Con la tecnologia si controlla la differenziata per minori costi e maggior riciclo. In sintesi, La normativa dice che il gestore “Servizi Comunali” trasferisce tutti i costi direttamente sui cittadini, mentre il Comune, nella sua parte di gestione, non assume alcun onere, scaricando interamente sugli utenti anche eventuali disservizi o inefficienze. Cambiare è possibile! Dati alla mano pagare meno è possibile! Rivedere i parametri del gestore Servizi Comunali Aumentare l’efficienza con l’introduzione di tecnologie. Dare una più attenta informazione al cittadino adulto Aumentare i controlli.
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