Zogno, un bilancio costruito strada facendo

Zogno, un bilancio costruito strada facendo

Riassunto del nostro intervento in Consiglio comunale del 13 maggio 2024, sul bilancio Consuntivo 2024

Come gruppo di minoranza, abbiamo cercato di offrire una lettura del consuntivo 2024 ponendoci da una prospettiva diversa rispetto a quella della Giunta. Il nostro intento in consiglio è stato quello di formulare osservazioni che possano rappresentare uno stimolo costruttivo, finalizzato al miglioramento dell’azione amministrativa a beneficio dell’intera comunità, con l’auspicio che il nostro intervento non venga percepito come:

  • una discussione puramente formale;
  • un semplice atto dovuto;
  • una critica sterile o asettica, fine a sé stessa;
  • una perdita di tempo, da archiviare o cestinare a priori.

Abbiamo letto e interpretato i dati contabili e le relazioni con un’attenzione particolare alla capacità amministrativa di pianificare e progettare i servizi per la collettività, attraverso la gestione delle entrate e delle uscite.

Premettiamo che, come anche evidenziato dal Revisore dei conti, dal punto di vista matematico il bilancio torna, come previsto dalla normativa, tuttavia, dalla nostra analisi emergono diverse criticità: in diverse missioni – ovvero ambiti di competenza dei vari assessori – le spese correnti subiscono variazioni significative tra la previsione iniziale e il consuntivo finale.

Esempio sulla missione 12: Politiche sociali e famiglia

La previsione al 01 gennaio 2024 era di € 646.965, al 31 dicembre 2024 è stabilita in € 1.209.741

Cosa significa questo?

Le motivazioni possono essere diverse, ma la presenza di scostamenti così marcati ci porta a ritenere che il bilancio di previsione non sia realistico e che, di fatto, la pianificazione avvenga “in corsa”, strada facendo.

Una pianificazione accurata è il presupposto indispensabile per una progettazione efficace. Riteniamo che solo rafforzando questa capacità, l’amministrazione potrà garantire servizi migliori e più rispondenti ai reali bisogni della cittadinanza.

A sostegno di questa nostra tesi ci soffermiamo anche sulla variazione di bilancio trattata nel successivo punto all’ordine del giorno.

Partendo dal dato certo che nel 2024 la spesa per l’energia elettrica è stata pari a € 287.599, osserviamo nella presente variazione di bilancio un incremento del fondo destinato all’energia di circa € 78.000. Questo aumento non indica assolutamente che la spesa crescerà del 30% nel 2025, bensì evidenzia come il bilancio di previsione sia stato fortemente sottostimato, nonostante fosse già disponibile il dato consuntivo dell’anno 2024, che non si discosta di molto da quella degli anni precedenti. Tale voce conferma quindi la scarsa attendibilità e la natura poco realistica del bilancio di previsione.

A rendere ancor più evidente questa gestione approssimativa è il fatto che l’incremento del fondo energia viene coperto tramite un aumento della previsione di entrata derivante dall’addizionale comunale IRPEF, portata a € 1.175.000 con un incremento di € 100.000, a soli quattro mesi dall’approvazione del bilancio di previsione 2025, Il tutto senza avere certezza sulla reale entità di tale incasso, a conferma di una navigazione a vista nella gestione delle entrate e delle uscite.

Nella medesima variazione, si rileva inoltre lo stanziamento di € 75.000 per investimenti sulla viabilità, fondi che erano stati sottratti appena due settimane prima per essere destinati al capitolo relativo alla scuola. Anche in questo caso si tratta di una correzione resa necessaria dalla sottostima contenuta nel bilancio di previsione 2025, dove per la scuola era stata prevista una somma irrisoria di appena € 10.000.

 È chiaro che queste cifre, così distanti dalla realtà, mettono in dubbio la veridicità e l’attendibilità della pianificazione iniziale.

Accanto a questi aspetti, ci sono anche questioni tecniche più complesse, come la mancata riscossione di alcuni tributi (ad esempio le sanzioni legate alla viabilità). Non approfondiamo ora per ragioni di spazio, ma restiamo disponibili a discuterne su vostra richiesta.

In modo molto articolato, abbiamo poi analizzato le relazioni presentate dai vari assessorati e, sinteticamente, possiamo affermare che, pur condividendo i principi generali esposti, questi non trovano riscontro nei fatti.

La programmazione e la progettazione risultano spesso inefficienti e poco aderenti ai reali bisogni della cittadinanza.

Non intendiamo giudicare nel merito ogni singola iniziativa messa in campo da questa maggioranza, alcune sono valide, altre doverose e indispensabili, tuttavia, nel complesso, il quadro che emerge è quello di azioni frammentarie, ripetitive e poco lungimiranti.

  • Manca una seria pianificazione culturale (basti pensare alla biblioteca);
  • sul turismo la situazione è critica: Zogno è deserta;
  • sul fronte scolastico, auspichiamo un maggiore dialogo: il coinvolgimento delle commissioni sarebbe determinante (rifiutate nello scorso consiglio comunale);
  • per quanto riguarda la terza età, si avverte l’assenza di un reale interesse: troppo spesso si resta sulla superficie, più attenti all’immagine che alla sostanza.

E come si è concluso il dibattito?

La maggioranza ha approvato il consuntivo 2024 con toni celebrativi, parlando di un bilancio “senza macchie”, con elogio e onore.

Una narrazione che, alla luce dei dati analizzati, ci sentiamo di non poter condividere.

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